Il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata è stato selezionato tra i 180 Dipartimenti di eccellenza dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca: si è classificato al quarto posto tra i 13 ammessi al prestigioso finanziamento di quelli facenti capo all’area 11 delle “Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche”.

Il progetto presentato – “Innovazione, internazionalizzazione e inclusione per l’Università” – si focalizza sul ruolo e sulla funzione dell’Università nel XXI secolo e sui processi pedagogico-didattici più adeguati a supportare il cambiamento economico-sociale in atto. È necessario, infatti, superare l’idea di università che ancora guarda al passato, che non si è adeguata ai modelli socio-culturali tipici della società post-industriale e all’emergere di modelli didattici che oggi prendono in considerazione anche la ricerca sulla didattica professionale e le neuroscienze.

L’obiettivo è quello di costruire un solido quadro teorico-interpretativo e, in base a esso, sperimentare una serie di modelli operativi idonei a promuovere il cambiamento e formare professionisti per l’industria e la società 4.0.

Il progetto intende mettere in campo strumenti, infrastrutture, capitale umano e attività didattiche per rafforzare, da un lato, l’aspetto interdisciplinare della ricerca consolidando le unità dei diversi settori disciplinari del Dipartimento, dall’altro, l’internazionalizzazione ottenendo maggiore visibilità e riconoscimento internazionale, aumentando la propria capacità di attrazione di visiting professor e scholar, consolidando le proprie reti internazionali di ricerca e attivando percorsi di ricerca comuni con i centri stranieri.

Il rinnovamento a cui è indirizzato il progetto comprende la messa in atto di pratiche innovative per la didattica universitaria e mira a rendere l’università un luogo di massima inclusione.

Il progetto ha durata quinquennale (dal 2018 al 2022) e coinvolge i docenti e il personale tecnico-amministrativo del Dipartimento, i quali dovranno perseguire macro-obiettivi fondamentali.

LE STRATEGIE DI SVILUPPO DEL PROGETTO

Per quanto riguarda le strategie di sviluppo del progetto, il Dipartimento ha già due Centri di Ricerca (CESCO – Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia; TIncTec – Centro di ricerca in didattica, disabilità, inclusione e tecnologie didattiche) e due riviste (History of Education & Children’s Literature; Education Sciences & Society). I centri si basano su reti educative nazionali consolidate e su 5 progetti europei in corso finanziati su argomenti pedagogico-didattici. Il Dipartimento ha attivato negli ultimi 10 anni accordi con 205 organismi Europei e Paesi terzi, e con 53 organismi nazionali.

Nel corso del progetto il Dipartimento si impegna a:

  • acquisire e sperimentare strumenti tecnologici a supporto della personalizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento per l’intera componente degli studenti (da quelli con disabilità a quelli cosiddetti eccellenti);
  • acquisire e sperimentare strumenti a supporto dell’inclusione.

Il Dipartimento grazie a questo progetto, realizzerà azioni per attrarre talenti, migliorare le strutture, attivare interventi didattici altamente qualificanti e borse di dottorato co-finanziate dalle imprese, anche con il supporto di risorse finanziarie regionali.
La strategia di sviluppo, pertanto, partirà dall’esistente per perseguire:

  • la costituzione di una rete nazionale che, coerentemente con gli obiettivi ministeriali, si ponga l’obiettivo di mettere in atto e valutare pratiche innovative per la didattica universitaria;
  • l’ampliamento della rete internazionale, già attiva soprattutto con le Università UCL di Londra (Institute of Education), di Siviglia (Grupo de Investigación, Evaluación y Tecnología Educativa), di Ginevra (Théories, actions, langages et savoirs en formation à l’enseignement) e di San Paolo (Laboratório de Investigação dos Desvios da Aprendizagem), oltre che con l’International Standing Conference for the History of Education, la Sociedad Española de Historia de la Educación, la Sociedad Española para el Estudio del Patrimonio Histórico-Educativo e il Centro Internacional de la Cultura Escolar. 

 

LE ATTIVITÀ DIDATTICHE DI ALTA QUALIFICAZIONE

Come punto qualificante del progetto è prevista la realizzazione di 2 tipologie di attività didattiche organizzate nel quadro dei percorsi di terzo livello (Dottorato di Ricerca) e in aggiunta anche di quelli di secondo livello (Lauree Magistrali) che favoriranno processi di condivisione della ricerca con esperti internazionali.

La prima attività è relativa alla realizzazione di Settimane dell’Eccellenza: uno o più esperti internazionali affrontano, nell’arco di una settimana, un argomento relativo al loro tema di ricerca nel quadro di attività seminariali, che permettono di approfondire la tematica affrontata e di acquisire abilità e competenze a essa relative. La seconda attività è relativa alla realizzazione di Laboratori di Alta Specializzazione. I partecipanti a queste attività didattiche, oltre ai docenti interessati, sono dottorandi e studenti frequentanti i corsi di laurea magistrali selezionati in base ai crediti acquisiti, alla media dei voti e a un interesse specifico per la tematica. All’interno di ogni settimana dell’eccellenza è previsto un incontro aperto alla comunità accademica, nel corso del quale l’esperto si confronta con i docenti italiani interessati all’argomento di ricerca. Il progetto permetterà così di attirare esperti visiting di università straniere, che possono condurre le loro ricerche presso l’Università di Macerata e collaborare con i docenti maceratesi e altri colleghi stranieri. Durante la loro presenza saranno realizzati degli incontri pubblici per dottorandi, studenti delle lauree magistrali e docenti interessati, mirati al confronto delle varie traiettorie di ricerca e alla disseminazione dei percorsi realizzati dai singoli ricercatori. Le attività didattiche permetteranno anche di acquisire materiali testuali e video che contribuiscono alla costruzione di una banca dati formativa e informativa, la cui realizzazione è prevista come obiettivo specifico di progetto.